Tecnologia sanitaria smart: i tool indispensabili per il direttore sanitario

Artexe il 3 giugno 2021

Nonostante l’interpretazione comune, la tecnologia sanitaria smart non si esaurisce negli strumenti elettromedicali connessi e in tutte le altre tecnologie che migliorano in modo diretto il percorso del paziente (patient journey) nell’universo sanitario.

Da un lato, infatti, le strutture sono consapevoli di dover migliorare il rapporto col paziente allineandosi ad altri settori che convivono da decenni con la digitalizzazione dei processi e del rapporto con i clienti, ma dall’altro devono parallelamente efficientare le strutture che dirigono, abbatterne le inefficienze e gestire nel migliore dei modi gli investimenti.


Tecnologia sanitaria smart e l’obiettivo della valorizzazione dei dati

I direttori sanitari sono alla costante ricerca di tool e tecnologie sanitarie smart che permettano loro di efficientare i processi delle strutture, di migliorarne i servizi, di impiegare al meglio le risorse disponibili e ridurre i costi legati alle inefficienze; sono altresì consapevoli che solo la valorizzazione dei dati possa offrire loro quanto richiesto ma che quelli disponibili, di cui una struttura è stracolma tra cartelle cliniche, CUP, gestionali sanitari e dati dei vari reparti, sono eccessivamente frammentati e non permettono loro di prendere decisioni strategiche data-driven né di condizionare l’operatività di tutti i giorni.

Da questo un’infinità di inefficienze: un’escalation di costi, risorse non impiegate al meglio e spese inutili che si riflettono non solo sulle performance della struttura, ma anche sul paziente, costringendolo a tempi d’attesa cui potrebbe fare a meno se solo, per esempio, venisse migliorata l’appropriatezza prescrittiva.


Migliorare la clinical governance grazie ai dati e un approccio olistico

Ciò di cui il direttore sanitario ha davvero bisogno, e che rientra nell’ecosistema della tecnologia sanitaria smart, è un sistema in grado di supportarlo nel percorso di indagine di aspetti fondamentali di clinical governance che altrimenti sarebbero difficilmente rilevabili (o non lo sarebbero del tutto). A livello pratico, questi strumenti devono fornirgli tutte le informazioni necessarie per efficientare i processi interni e rendicontare con la massima precisione ad enti e regioni.

I tool di cui ha bisogno rientrano nella categoria delle piattaforme di analisi dei big data, ovviamente specializzate nella gestione di dati sanitari. Queste piattaforme nascono per semplificare, non per complicare ulteriormente, la governance delle strutture: vanno quindi integrate con i sistemi gestionali in uso e devono essere contraddistinte da una grande semplicità di utilizzo e assoluta immediatezza nell’estrazione delle informazioni utili per manager, medici e personale amministrativo.

Un aspetto interessante delle migliori piattaforme di analisi è il pieno supporto per svariate tipologie di dati: quelli strutturati, provenienti dai gestionali, ma anche i dati non strutturati, la cui valorizzazione rappresenta non solo una grande sfida per tutto il mondo sanitario, ma anche una fonte inestimabile di informazioni da cui comprendere l’efficienza della struttura, le esigenze dei pazienti, le fonti degli sprechi e delle inefficienze e la direzione corretta degli investimenti.

I dati diventano centrali non solo per gli interventi strategici, ma anche per l’operatività quotidiana, e sulla base di questi dati l’azienda può decidere di investire a ragion veduta su altre tecnologie smart in grado di ottimizzare in modo diretto i processi interni (digitalizzazione degli stessi, gestione documentale, automazione…) e/o di perfezionare il patient journey proponendo ai ‘clienti’ sistemi evoluti di prenotazione delle prestazioni, totem per il ritiro dei referti, pagamenti online, sistemi di digital signage per accelerare le procedure e molto altro.

Dall’esempio appena riportato si nota quanto sia centrale, nel mondo della tecnologia sanitaria smart, adottare oggi un approccio olistico, volto cioè ad ottimizzare le risorse di cui si dispone e, parallelamente, a migliorare il rapporto con tutti coloro che usufruiscono dei servizi e che sono, in ultima analisi, i pilastri della propria redditività.


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