Sistema informativo sanitario: più efficienza grazie all’automazione

L’assessment del sistema informativo mediante un approccio multidimensionale costituisce una modalità focale per valutarne le peculiarità e, in parallelo, tratteggiare le strategie di sviluppo volte a potenziare la gestione del flusso operativo presso una struttura sanitaria. Così da fornire risposte adeguate e puntuali nei termini di governo d’insieme dell’organizzazione e di singolo processo.  

Per dettagliare, gli strumenti di laboratorio automatizzati concorrono ad una gestione più proficua dei laboratori analisi, permettono servizi di test più evoluti e aprono a nuovi flussi di lavoro basati sull’intelligenza artificiale (di cui il PNRR, nella Missione 6 dedicata alla Salute, è un programma strategico). In sinergia con l’automazione (in cui l'intervento umano è ridotto al minimo), sempre più adottata all’interno delle strutture private mirando ad eseguire e migliorare i processi che sarebbero, in alternativa, manuali (con tutte le criticità del caso). 

Così, nel momento in cui è necessario rinsaldare differenti realtà preesistenti in un’unica realtà e, al contempo, rivederne l’organizzazione, emerge l’urgenza di individuare (per poi applicare in modo tangibile) condotte condivise atte a processare moli di lavoro maggiori con maggiore efficienza e velocità. L’applicazione delle tecnologie di automazione più adatte alle specifiche esigenze del singolo servizio rientra tra gli strumenti più incisivi per raggiungere tali finalità. 

 

Riorganizzazione dei laboratori tra consolidamento e integrazione 

Nell’ottica di una rinnovata organizzazione, il sistema informativo sanitario deve sempre più costituire uno strumento collegato alle strategie, agli aspetti clinici e al governo dei processi all’interno della struttura. Per quanto attiene la riorganizzazione di un laboratorio, quando si parla di automazione è opportuno concentrare l’attenzione su due concetti rilevanti e collegati: 

  • Consolidamento: accentrare all’interno di un sistema analitico una serie di strumentazioni che permettono di eseguire esami considerati, prima, appannaggio di discipline separate; 
  • Integrazione: opportunità concreta di ottimizzare ogni singola fase che possa dettagliare il Total testing process (il controllo dell'intero processo dell'esame di laboratorio). 

 

Continuità nel progetto di miglioramento e reingegnerizzazione dei laboratori 

Il processo di consolidamento ed integrazione identifica continuità nel progetto di miglioramento e di reingegnerizzazione del laboratorio. Occorre sottolineare, però, che la scelta delle più idonee soluzioni di automazione da implementare nei laboratori analisi è un iter che impatta sul presente e futuro della struttura per soddisfarne al meglio le necessità. Ciascun laboratorio è differente dagli altri, ragione per cui diviene imprescindibile fornire soluzioni tecnologiche diverse sempre più evolute e integrate, in grado di modellarsi tanto sul singolo contesto quanto sui vari flussi di lavoro. 

Durante gli anni, infatti, le esigenze sono mutate: se in una prima fase si propendeva a proporre una serie di automazioni predefinite, contraddistinte da uno specifico numero di strumenti, oggi l’attenzione è sempre più rivolta alla ricerca di soluzioni altamente personalizzabili in grado di adattarsi al meglio alle differenti necessità riorganizzative dei vari laboratori. Che differiscono tra loro anche per grandezza (e, di conseguenza, per bisogni): se i laboratori di grandi dimensioni devono ricorrere, tipicamente, a un sistema di automazione completo in grado di integrare procedimenti pre e post analitici, quelli di dimensioni ridotte possono trarre vantaggio, soprattutto, da soluzioni compatte che rendono automatiche determinate attività. 

 

Velocizzare le procedure grazie a un sistema informativo automatizzato 

Quali sono le ragioni per cui si ravvisa la necessità di ricorrere a soluzioni di automazione? Una su tutte riguarda l’ottimizzazione dei flussi di lavoro. A garanzia di miglioramento in rapporto alla gestione degli aumenti, non di rado repentini, dei carichi di lavoro senza dover per forza mutare (nei casi estremi: stravolgere) l’organizzazione del laboratorio. 

Ma non solo. Soluzioni scalabili e automatizzabili permettono di soddisfare al meglio, e nei tempi consoni, i requisiti specifici di ogni disciplina (risultati più rapidi e una maggiore produttività, insieme alla riduzione degli errori).  

Da qui l’importanza, ad esempio, di puntare su laboratori di analisi smart (in merito ai servizi di prossimità, per replicare alle necessità dei pazienti, Artexe, società appartenente a Maps Group, ha investito proprio sul tema del laboratorio analisi, citato in modo esplicito all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza per gli ospedali di comunità, in modo tale da fornire una serie di servizi verticali senza che l’utente necessiti di recarsi in un grande ospedale).  

Un argomento di estrema attualità in grado di fornire nuovi input all’ambito del laboratorio, che Artexe integra con soluzioni digitali per implementare il modello strategico di patient experience  e rendere più agevole la vita agli utenti. In che modo? All’atto pratico, migliorando la produttività dei processi attraverso l’utilizzo di totem digitali che semplificano l’accoglienza dei pazienti.  

Integrando le funzionalità dell’accoglienza all’interno del mondo patient experience in modalità completamente automatizzata, si incrementa l’efficienza (per svolgere quelle operazioni complesse che di prassi impegnano numerosi addetti del personale amministrativo). Pensati per essere intuitivi e facili nell’utilizzo, chiari anche per utenti non evoluti, in grado di offrire un’ottima user experience nel momento in cui si effettua in modo autonomo l’accettazione amministrativa, il ritiro dei referti medici, la gestione dei pagamenti. A vantaggio per l’IT di acquisire sistemi informativi integrati in un’unica soluzione. Sfruttando appieno tutti i benefici dell’e-health. 

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