One Health, come il PNRR aiuta la digitalizzazione della sanità

Artexe il 15 settembre 2022

Il concetto di One Health, citato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è stato teorizzato per la prima volta nel 1978 e definito come un approccio integrato che parte dall’idea che la salute umana, quella animale e l’ambiente siano profondamente interconnessi e che per progredire in modo significativo in ambito sanitario si debba tener conto di tutte e tre queste componenti. 

In quest’ottica, un approccio One Health ha lo scopo di contribuire a raggiungere una salute globale dove le disuguaglianze siano abbattute ed è per questo che, nel suo Piano strategico 2021-2023, l’Istituto Superiore di Sanità si è impegnato ad accelerare tale processo rafforzando la componente multidisciplinare della sanità. 

 

I fondi del PNRR utili ad integrare un approccio One Health

Oltre ai quasi 20 miliardi del PNRR per la Missione 6 dedicata alla Salute, esiste un fondo complementare (il PNC, dedicato nello specifico a salute, ambiente, biodiversità e clima) che prevede lo stanziamento, tra il 2022 e il 2026, di 500 milioni di euro, con i seguenti obiettivi: 

  • lo sviluppo e l’implementazione di programmi pilota per la definizione di modelli di intervento integrato salute-ambiente-clima in due siti contaminati selezionati di interesse nazionale; 
  • la creazione di un programma nazionale di formazione continua in salute-ambiente-clima anche di livello universitario; 
  • la promozione e il finanziamento della ricerca applicata con approcci multidisciplinari in specifiche aree di intervento salute-ambiente-clima; 
  • la realizzazione di una piattaforma di rete digitale nazionale SNPA-SNPS (Sistema Nazionale Salute, Ambiente e Clima - Sistema Nazionale di Protezione dell’Ambiente). 

 

L’importanza del privato

Per il ministro della Salute Roberto Speranza i tempi sono maturi per la costruzione di un “grande patto per utilizzare al meglio le risorse che ci sono”. Nel messaggio di saluto inviato al workshop sul PNRR organizzato dall’Aiop (l’Associazione italiana ospedali privata), il ministro ha infatti ribadito che le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza andranno destinate all’intero comparto sanitario, sia al pubblico sia al privato. La squadra che lavorerà fianco a fianco per costruire il SSN del futuro comprenderà infatti “tutti quelli che lavorano per la salute, le imprese, la ricerca, le professioni”, ha affermato Speranza. La sanità privata si è detta pronta a essere coinvolta dal Governo in una programmazione volta ad assicurare ai cittadini di tutte le Regioni la stessa assistenza extra ospedaliera. Barbara Cittadini, presidente Aiop, attraverso un comunicato ha fatto sapere che la sua associazione “può e deve giocare un ruolo da protagonista in questa fase. La nostra storia e la nostra esperienza sono fondamentali per concorrere alla piena realizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, il quale deve liberare le sue potenzialità inespresse e, correggere le carenze qualitative e le sue inefficienze”. 

 

Il ruolo della digitalizzazione nell’approccio One Health 

Tra le parole chiave del PNRR c’è anche la digitalizzazione, che dovrebbe abbattere il digital divide che caratterizza l’Italia e permettere ai sistemi operativi delle varie aziende sanitarie e delle diverse regioni di comunicare tra loro. Anche in questo ambito, i privati si dicono pronti a passare da fornitori di beni e servizi del SSN a partner con cui perseguire questi obiettivi. Oltre agli usi più immediati del digitale, come la telemedicina e un design dei dispositivi centrato sul paziente, l’approccio One Health dovrebbe poi innescare riflessioni sugli stili di vita e sull’erogazione di servizi socio-sanitari, oltre a favorire la ricerca su terapie sempre più personalizzate che non considerino solo la salute dell’uomo. Applicata a tutte le componenti del pianeta, una sanità data driven è una sanità in grado di prevedere in modo più preciso rischi e fenomeni, permettendo una programmazione più attenta dei vari servizi a disposizione dei pazienti. New call-to-action